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ALZANDO GLI OCCHI AL CIELO – CASSIOPEA

ALZANDO GLI OCCHI AL CIELO – CASSIOPEA

Continua la nostra rubrica dedicata all’astronomia ed il viaggio a spasso per l’universo, tra i corpi celesti che ne animano la vastità.

L’ORIGINE DEL MITO

La regina Cassiopea, nella mitologia Greca, era la madre di Andromeda ed è nota per la sua estrema vanità. Un giorno la regina, ammirando la propria bellezza riflessa in uno specchio, dichiarò di essere persino più affascinante delle Nereidi (le ninfe marine figlie di Nereo, il Vecchio del Mare), celebri per la propria avvenenza. Dato che una delle Nereidi era pure moglie di Nettuno, Dio dei Mari, egli a tale dichiarazione andò su tutte le furie e decise di vendicarsi della presunzione della regina Cassiopea. Nulla poté il marito Cefeo, re d’Etiopia, per frenare la furia di Nettuno che colpì le coste del regno con innumerevoli devastazioni ed inviò il mostro marino Ceto come flagello per la popolazione rivierasca. L’oracolo che il re consultò disse che l’unico modo per placare Nettuno e le Nereidi era offrire la giovane principessa Andromeda in sacrificio al mostro. Poi però…

Qui con un po’ di suspense lasciamo la seconda parte del racconto per quando parleremo di Andromeda e la sua storia

ALLINEAMENTI E SISTEMI STELLARI

Al centro della W o M che Cassiopea forma con le sue cinque stelle principali troviamo gamma (γ) Cassiopeiae che ha la particolarità di essere una cosiddetta “stella variabile eruttiva”. Cosa vorrà mai dire questa etichetta che si trova addosso? Che questa stella distante 550al [=anni luce] dal nostro sistema solare varia la propria luminosità nel tempo in modo pressoché imprevedibile e soprattutto improvviso e violento; da qui il termine eruttivo. Abbiamo bisogno però di capire come è stato possibile giungere a questa scoperta. Benché le stelle variabili fossero note e studiate fin dal XVII secolo, è solo nel XX sec. che entrò in scena questa particolare terminologia; ciò fu possibile grazie ad una variazione notevole di luminosità  proprio di gamma (γ) Cassiopeiae  avvenuto durante gli anni ’30 del secolo scorso. In due eventi distinti la sua luminosità aumentò fino ad oltre quella di Dubhe dell’Orsa Maggiore (vedi articolo), per poi calare drasticamente ben al di sotto della sua luminosità normalmente osservabile dalla Terra ed infine ritornare a valori “standard” dagli anni ‘70. Rimane comunque una stella grande circa 10 volte il nostro Sole e la più luminosa dell’intera costellazione.

Nulla in confronto però ad altre stelle di Cassiopea; delle vere e proprie giganti come Rho (ρ) Cassiopeiae che con il suo raggio pari a quasi mille volte quello solare, si estenderebbe fino quasi all’orbita di Giove se si trovasse al posto del nostro Sole. Anche la sua luminosità è notevole, essendo oltre 500 000 volte superiore a quella solare; ma ciò non basta a renderla facilmente osservabile dalla Terra (sebbene sia possibile in cieli con poco inquinamento luminoso) perché essa è situata a oltre 3 000 anni luce.

Alla prossima tappa del nostro viaggio nell’universo!

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