Quando usciamo in escursione uno degli argomenti tipici che affrontiamo è senza dubbio la fauna selvatica che abita i luoghi che stiamo visitando.
Spesso e volentieri, però, ciò che vediamo della vita dei boschi sono solo piccole tracce sul suolo e altri segni di presenza indiretta. È difficile avere incontri ravvicinati! Tuttavia, la tecnologia in questo caso è dalla nostra parte e da appassionati naturalisti non possiamo fare a meno di servircene.
Negli anni ‘90 inizia a diffondersi uno strumento nuovo, la fototrappola. Si tratta di un dispositivo che permette di scattare delle foto o di girare dei video della fauna selvatica negli ambienti naturali arrecando un disturbo minimo.
La fototrappola rivoluziona il modo di fare monitoraggio faunistico: se prima era necessario raggiungere fisicamente il luogo di monitoraggio, appostarsi e aspettare, ora con questo nuovo dispositivo è sufficiente posizionarlo e un occhio rimane sempre aperto nella vita del bosco.

Le fototrappole sono dotate di sensori di movimento, flash a infrarossi e un obiettivo fotografico. Quest’ultimo, appena il sensore di rilevamento si attiva, scatta e/o inizia a riprendere in base al settaggio iniziale.
Questi dispositivi aprono la fotografia/video naturalistici e permettono di vedere anche animali più difficili da incontrare. Per questo motivo è bene imparare e seguire alcuni comportamenti molto importanti!
Il posizionamento della fototrappola è fondamentale non solo per la qualità e il tipo di ripresa ma in primo luogo per un discorso di tipo etico: è assolutamente da evitare (a meno che non si tratti di ricerca scientifica legalmente permessa) il posizionamento in prossimità di zone di nidificazione di uccelli e tane di altri animali. Quando andiamo a posizionare la fototrappola, la presenza umana può disturbare fasi critiche della riproduzione o dello sviluppo di una specie.
Quando posizioniamo la fototrappola è tipico fremere speranzosi di riprendere qualche animale particolare, magari anche un bel carnivoro. A molti sarà balenata in mente l’idea di lasciare un attrattivo sottoforma di cibo, come mangime, bistecche, o scarti vari. Questo comportamento è assolutamente proibito! Mai bisogna alimentare la fauna selvatica, onde evitare che gli individui di varie specie si abituino ad essere alimentati e perdano il naturale timore nei confronti dell’uomo.
Infine per chi ha voglia di iniziare questo hobby, bisogna prestare attenzione anche ad un ultimo aspetto: la privacy. Le immagini e i video ottenuti sono soggetti alla normativa europea sulla privacy e pertanto sarebbe da indicare la presenza di una fototrappola con un apposito cartello “area video sorvegliata”. La normativa è molto stringente e vi consigliamo di approfondire autonomamente.